Letterature Urbane 2.0

letterature urbane 2.0 | invito

 

 

LETTERATURE URBANE 2.0
LA REALTÀ’ INGANNATA
circa le illusorie menzogne eppur salvifiche

Inaugurazione venerdì 18 settembre ore 18:00

La raccolta di fondi per la ricerca e la cura delle malattie passa anche attraverso la cultura e questa iniziativa, patrocinata da AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) nel 50mo della sua attività, esprime il proprio carattere culturale nel racconto del contesto urbano.
A dieci artisti, infatti, è stato chiesto di raccontare, attraverso la fotografia, il contesto urbano – non necessariamente rilevante dal punto di vista storico-architettonico – quale soggetto che, senza parole, narra la vita e le condizioni-emozioni-sensazioni di chi quotidianamente lo vive.
Queste fotografie (8 scatti per ciascun artista) sono state affidate a scrittori, professionisti o amatori, secondo la formula uno a uno (un artista – uno scrittore), per raccontare quanto le immagini evocano in loro.
L’esito di questo lavoro consiste in piccole raccolte delle foto e dei testi che, nel corso dei reading, saranno offerte ai partecipanti in cambio di una donazione destinata all’AIRC.

Presso Studiodieci da venerdì 18 a domenica 27 settembre, saranno esposte le opere che costituiscono il corpus delle immagini di LA REALTÀ’ INGANNATA | circa le illusorie menzogne eppur salvifiche.
Le opere in mostra sono di Emanuela AVVENTUROSO, Marco COLTRO, Guido COME, Carla CROSIO, Elisa DEIDDA, Gio’ GAGLIANO, Alberto MALINVERNI, Francesco MARTINOTTI, Chiara MAZZERI, Mirko PIAZZANO, Alessia TRIPODI.

Il testo critico è di Anna Elvira GALLO

Sabato 26 settembre alle ore 16:00 si terrà un laboratorio dedicato ai bambini sulla fiaba di CAPPUCCETTO GIALLO di Bruno MUNARI, tenuto da Lara GOBBI (coordinatrice del progetto NATI PER LEGGERE Valsesia-Valsessera)

Presso il MUSEO CAMILLO LEONE, in via Verdi a Vercelli, domenica 20 settembre alle 16,30, con la collaborazione del medesimo, si terrà il READING NUMERODUE. Anche in questo reading ci saranno proiezioni video e letture.
L’ingresso è gratuito.

I testi letti nei due Reading (Milano e Vercelli) sono opera di Alessandro BARBAGLIA, Remo BASSINI, Federica FRAGAPANE, GODART, Elisabetta DELLAVALLE, Alberto ODONE, Paolo POMATI, Gloria POZZO, Tonino REPETTO, Stefano SALANDIN.

Interpretati da Federica FRAGAPANE, Gianluca MISCHIATTI, Gianmarco SABATO.

Parteciperanno Betta GODINO e Jacopo GARIMANNO.

LETTERATURE URBANE 2.0 è stato Ideata dell’associazione di volontariato “PERCHE’ NO?” e organizzata in collaborazione con Studio Dieci, l’Associazione “Strada del riso vercellese di qualità” e il Museo Camillo Leone di Vercelli.
Gode inoltre del patrocinio del Comune di Vercelli, del Centro Territoriale del Volontariato e di EXPO 2015 nonché dell’aiuto della Pro Loco di Livorno F.is e dell’Associazione Viticoltura Aree Collinari Bramaterra e Lessona.
Quanto raccolto negli eventi sarà interamente devoluto ad A.I.R.C.
Tutti gli organizzatori e i protagonisti di LETTERATURE URBANE 2.0 hanno donato il frutto del loro impegno e ingegno in maniera assolutamente gratuita.

Per info: antoniobuonocore@yahoo.it
Cell. 340 6980819
Gruppo Facebook LETTERATURE URBANE 2.0

LA REALTÀ INGANNATA

Ogni realtà è un inganno.

Luigi PIRANDELLO, Uno, nessuno e centomila, 1925

Cos’è? Cosa rappresenta? Cosa mostra? E quesito ancora più grande: cosa cela?

Nel corso del tempo si è arrivati ad un’unica certezza: tutto quello che circonda l’uomo, la così detta realtà, è autentico inganno e siamo noi stessi ad ingannarci nel vederla.
Tra le tecniche di riproducibilità della realtà: la fotografia nutre l’inganno. Con l’utilizzo della macchina fotografica l’uomo si illude di bloccare il tempo, crede di appropriarsi di un secondo e di farlo suo per sempre, ma è inconsapevole che proprio in quel momento la realtà si prende gioco di lui. La macchina crea un’immagine, ma ignora ciò che resta fuori da essa.

Un uomo. Centomila uomini. Tutti con una propria percezione della realtà.

L’uomo ricreando una tangibilità falsa nutre una fasulla verità. Quante verità? Una, centomila? Forse, nessuna verità. Eppure tutte reali. Eppure, nessuna realtà. Nessuna realtà autentica. Ogni simulazione, però, forse, sottintende una verità. Il falso non è altro che “mimesis del vero secondo gradi diversi”.

In questo contesto nove artisti, in otto scatti, hanno fissato per un istante la loro realtà. La loro percezione di realtà viene modificata, stravolta, ma mai cancellata completamente, presente nell’ombra, anche se sempre protagonista. La città è stata il punto di partenza per tutti gli artisti, che si sono impadroniti di piccoli scorci o dettagli nascosti e non, per ricreare una nuova visione di essa.

Specchi ed una visione duplicata del mondo è il punto di partenza di Emanuela AVVENTUROSO. Una visione rotta spezzata frantumata eterotopica è la sua. Specchi forse spezzati dalla menzogne di cui è circondato. Marco COLTRO gioca a scacchi. Lo spazio è caleidoscopico sfaccettato stravolto ed ir – reale proiettato in una scacchiera di partiture bianche e nere. Guido COME luoghi solitari sono i suoi. Abbandonati dimenticati che aspettano solo di essere vissuti ripopolati e non visitati solo da un uomo in ombra. Elisa DEIDDA vede la città secondo un ritmo ben definito in codice (del passaggio) a barre. Il susseguirsi di barre è costante, in ambienti che si differenziano tra loro. Carla CROSIO alza lo sguardo e “incontra” i cieli sopra la sua casa. Indomiti sereni mutevoli inquieti cieli che cangiano umore. Le sue inconsce letterature urbane recano segni orme tracce di inchiostro e di biacca, ferite squarci tagli di lamette. Salvatore Giò GAGLIANO propone la new skin di disabili corpi tatuati da scorci vercellesi. Tatoo marchi contrassegni che includono una città che ancora esclude. Alberto MALINVERNI in an experiment of unusual city ripropone nell’essere l’essere stato, in un rinvio diacronico tra passato, dove la natura era predominante, e presente dove invece compare la cementificazione delle strade e il consumismo dell’uomo. Francesco MARTINOTTI sdoppia taglia e ingrandisce i monumenti, che perdono quasi pesantezza e monumentalità. Del “vero” restano solo alcune parti di un pensiero non nitido, riprodotto nelle vesti di una ragazza. Chiara MAZZERI è fuori campo. Commenta ciò che il suo occhio sintetico vede nel passato, contemporaneo presente. Si torna indietro nel tempo con Mirko PIAZZANO che ridona vita al passato. I monumenti entrano in contatto con l’inganno sotto varie forma. Macchine mani corpi e statue. Il movimento è padrone della scena nel lavoro di Alessia TRIPODI. Tutto si muove, anche i monumenti del territorio vercellese. Lo stesso elemento viene riproposto molte volte, per mostrare particolari dettagli mai celati ma mai percepiti.

AVVENTUROSO, COLTRO, COME, CROSIO, DEIDDA, GAGLIANO, MALINVERNI, MARTINOTTI, MAZZERI, PIAZZANO e TRIPODI hanno saputo osservare cercare ingannare. Sono andati OLTRE senza paura di perdersi. Ed osano mostrano propongono la loro realtà ingannata.

Anna Elvira GALLO per STUDIODIECI

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